"Sono cresciuta libera": Maria Padula: storia di un'artista lucana
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2024
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Abstract: | Maria Padula (Montemurro, PZ 1915 – Napoli 1987) è stata pittrice e scrittrice. Figlia di una contadina e di un uomo che non volle riconoscerla, venne adottata da una famiglia del suo paese che ne incoraggiò le tendenze artistiche sostenendola negli studi presso le Accademie di Belle Arti di Napoli e di Firenze. Prima donna lucana a frequentare un’Accademia, sviluppò una personalità forte e autonoma, originale rispetto ai canoni tradizionali della femminilità vigenti nell’Italia meridionale rurale. Durante la seconda guerra mondiale sposò l’artista Giuseppe Antonello Leone. A metà degli anni Quaranta iniziò in varie città italiane la sua carriera espositiva come pittrice di matrice naturalistica e sottilmente metafisica. Frequentò intellettuali e artisti, tra cui Rocco Scotellaro, Carlo Levi, Manlio Rossi Doria, Leonardo Sinisgalli. Negli anni Cinquanta incominciò la sua attività da scrittrice. Il romanzo autobiografico Il vento portava le voci. Storia di una ragazza lucana, racconta la sua difficile esperienza giovanile di studentessa fuori sede, costretta ad affrontare molti pregiudizi maschilisti. Pubblicò scritti di carattere critico, letterario e politico-sociale. Docente agli Istituti d’arte di Potenza e di Napoli, conciliò la pratica della pittura e della scrittura e i compiti di insegnante e madre di cinque figli con l’impegno sociale rivolto alla difesa dei diritti delle donne, militando nell’ambito della sinistra parlamentare e dei gruppi di base cattolici. Nel 1976 fu tra le fondatrici del movimento femminista Nuova Identità, la cui attività venne documentata nella mostra Napoli anni ’80, organizzata a Napoli nel 1980. |
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