Verfügbarkeit: La disciplina dei porti tra diritto comunitario e diritto interno

La disciplina dei porti tra diritto comunitario e diritto interno:

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Beteiligte Personen:	Carbone, Sergio M. (VerfasserIn), Munari, Francesco (VerfasserIn)
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Sprache:	Italienisch
Veröffentlicht:	Milano Giuffrè 2006
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adam_text	INDICE PAG. PREFAZIONE XVN CAPITOLO I IL PORTO COME BENE PUBBLICO E INFRASTRUTTURA PUBBLICA ALL INTERNO DELLA QUALE LE IMPRESE OPERANO IN UN MERCATO REGOLATO 1. LA NATURA E LA FUNZIONE DEL PORTO, L ATTIVITA ECONOMICA E LA REGOLA- ZIONE AL SUO INTERNO 2 1.1. LA TRASFORMAZIONE DEI PORTI DA LUOGHI A SE STANTI DELLA FILIERA DEL TRASPORTO A INFRASTNITTURE DI TRASPORTO E LE CONSEGUENZE SUL PIANO NORMATIVO DERIVANTI DA QUESTO FENOMENO 2 1.2. IL PORTO COME MERCATO: VANTAGGI E LIMITI DI QUESTA IMPOSTAZIONE 6 1.3. I SEGMENTI DI MERCATO INTERNI AL PORTO 9 1.4. IL PORTO COME RISORSA SCARSA IN SENSO ECONOMICO, E COME SEGMENTO DI UN MERCATO PIU AMPIO: PUBBLICO E PRIVATO IN AMBITO POR- TUALE E PROBLEMI DERIVANTI DALL INTEGRAZIONE VERTICALE DELLE IMPRESE PORTUALI QUALE TENTATIVO DI CONTROLLO DELL INFRASTNITTURA PORTO 11 1.5. L IPOTESI DI DESTINARE... AL PUBBLICO AREE INTERNE AL PORTO QUALE POSSIBILE SALVAGUARDIA DELLA NATURA E FUNZIONE PUBBLICA DEL PORTO STESSO E I LIMITI DI QUESTA IMPOSTAZIONE 16 1.6. IL MERCATO RILEVANTE DEL PORTO DAL PUNTO DI VISTA GEOGRAFICO ... 18 1.7. (SEGUE): LA PROBLEMATICA DEI ED. SISTEMI PORTUALI 22 2. FONTI E SUSSIDIARIETA 25 2.1. LA CONTESTUALE RILEVANZA DI PIU FONTI NELLA DISCIPLINA GIURIDICA DEI PORTI. IL PORTO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE 25 2.2. L APPLICAZIONE DEL DIRITTO COMUNITARIO AI PORTI ITALIANI 28 2.3. (SEGUE): L IPOTESI DI UNA ULTERIORE DISCIPLINA DI DIRITTO COMUNITA- RIO SECONDARIO VOLTA AD ARMONIZZARE LA LEGISLAZIONE PORTUALE DE- GLI STATI MEMBRI: LA PROSPETTATA DIRETTIVA COMUNITARIA SUI PORTI. LIMITI E OPPORTUNITA SCATURENTI DA TALE INIZIATIVA 32 2.4. LE NORME NAZIONALI RILEVANTI IN MATERIA PORTUALE: L. N. 84/1994, CODICE DELLA NAVIGAZIONE, E LORO ULTERIORI NORME DI ATTUAZIONE ... 38 2.5. PLURALITA DI FONTI, SUSSIDIARIETA E PROPORZIONALITA, CON PARTICO- LARE RIFERIMENTO AL RAPPORTO TRA ORDINAMENTO COMUNITARIO E OR- DINAMENTO INTERNO 41 INDICE PAG. IL PRINCIPIO DI SEPARAZIONE TRA REGOLAZIONE E ATTIVITA DI IMPRESA NEL- L AMBITO DEI PORTI ITALIANI, E LE SUE IMPLICAZIONI 48 3.1. LA CODIFICAZIONE DEL PRINCIPIO DI SEPARAZIONE COME ESPRESSIONE DI SUSSIDIARIETA ORIZZONTALI E LE CONSEGUENTI INDICAZIONI SULLA NA- TURA DELLE AUTORITA PORTUALI 48 3.2. SEPARAZIONE E TRASPARENZA DI RAPPORTI TRA AUTORITA PORTUALI E IMPRESE 52 3.3. LA PRESENZA DI RAPPRESENTANTI DELLE IMPRESE NEGLI ORGANI DECI- SIONALI DELLE AUTORITA PORTUALI E LE CONSEGUENZE DI TALE SCELTA SULL EFFETTIVA PORTATA DEL CRITERIO DI SEPARAZIONE 55 MODELLI ORGANIZZATIVI RELATIVI ALLE ATTIVITA PORTUALI E ACCESSO AL MER- CATO DEI SERVIZI PORTUALI 57 4.1. LA PRIVATIZZAZIONE DELLE ATTIVITA PORTUALI E LE SUE IMPLICAZIONI SUL DEMANIO E SUI SUOI USI AD OPERA DELL IMPRESA TERMINALISTA. PROFILI DI CRITICITA NELLA VALORIZZAZIONE DELLE AREE DEMANIALI POR- TUALI IN SEDE DI APPLICAZIONE DELLA L. N. 84/1994 57 4.2. PROSPETTIVE DI RIFLESSIONE PER UNA PIU EFFICACE VALORIZZAZIONE DE- GLI SPAZI DEMANIALI PORTUALI: DALLA CONTENDIBILITA E SELEZIONE DELLE IMPRESE CONCESSIONARIE INTERESSATE, ALL INDIVIDUAZIONE DI POTERI DI CONTROLLO SULL IDENTITA DEL CONCESSIONARIO 61 4.3. ALTRI VINCOLI E OPPORTUNITA PROVENIENTI DALL ORDINAMENTO COMU- NITARIO. CENNI AI PROFILI RIGUARDANTI GLI AIUTI DI STATO NELLA REA- LIZZAZIONE DI INFRASTNITTURE PORTUALI 67 4.4. PRESTAZIONE DI SERVIZI PORTUALI E CARATTERISTICHE DEI SERVIZI SVOLTI NEI PORTI: LA DEFINIZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO COME PRE- SUPPOSTO PER L APPLICAZIONE DELLE REGOLE DI CONCORRENZA AL MERCATO DI QUESTO SERVIZIO. LIBERO ACCESSO AL MERCATO DEI SERVIZI PORTUALI E ATTIVITA PROGRAMMATORIA DELL AUTORITA PORTUALE O MARITTIMA 70 4.5. RESTRIZIONI ALL ACCESSO E CARATTERISTICHE DELLE NORME E DEI PROCE- DIMENTI AD ESSO RELATIVI 74 CAPITOLO II IL PORTO COME SNODO LOGISTICO: RIPARTIZIONE DI COMPETENZE E RAPPORTI COL TERRITORIO RUOLO E FUNZIONI DEI PORTI: COMPETENZE STATALI E REGIONALI 81 1.1. INQUADRAMENTO DELL ANALISI: GLI ASSETTI PRECEDENTI LA RIFORMA CO- STITUZIONALE DI CUI ALLA L. 18 OTTOBRE 2001, N. 3 81 1.2. L ASSETTO DEI POTERI STATO-REGIONE NELLA L. N. 84/1994 83 1.3. L IMPATTO SULLE COMPETENZE STATO-REGIONI IN MATERIA PORTUALE DERIVANTE DA ALTRE NORME DI LEGGE: IN PARTICOLARE, LA ED. LEGGE BASSANINI E IL SUO COORDINAMENTO CON LA L. N. 84/1994 86 1.4. COMPETENZE LEGISLATIVE STATALI E REGIONALI IN MATERIA PORTUALE A VALLE DELL ENTRATA IN VIGORE DELLA L. COST. N. 3/2001 88 1.5. LE COMPETENZE AMMINISTRATIVE ALLA LUCE DELL ART. 118 COST. NO- VELLATO DALLA L. COST. N. 3/2001. IL RUOLO COMUNQUE ESSENZIALE DELLO STATO 97 2. PORTO E CITTA: IL RAPPORTO TRA VOCAZIONE E SVILUPPO DEL PORTO E LA PIANI- FICAZIONE URBANISTICA E DEL TERRITORIO 98 2.1. I PROBLEMI DERIVANTI DALLA LOCALIZZAZIONE DEI PORTI IN AMBITO UR- BANO 98 2.2. LA DISCIPLINA DELLA PROGRAMMAZIONE DEL TERRITORIO PORTUALE/CIT- TADINO PRECEDENTE ALL ENTRATA IN VIGORE DELLA L. N. 84/1994 . . . 100 2.3. I PRINCIPI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE CONTENUTI NELLA L. N. 84/ 1994 101 2.4. (SEGUE): PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO PORTUALE E TUTELA AMBIEN- TALE 108 3. PORTO E RETE INFRASTRUTTURALE DI TRASPORTO: ESIGENZE DI COORDINAMENTO, RUOLO DELLE AUTORITA E SVILUPPO DELLE RETI TRASPORTISTICHE E INTERMODALI 116 3.1. IL PORTO QUALE ELEMENTO DELLE RETI EUROPEE DI TRASPORTO. NORME E FUNZIONI DEI PROGETTI COMUNITARI RELATIVI ALLE ED. AUTOSTRADE DEL MARE 116 3.2. UNICITA DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI E REGOLATORI DELLE AUTORITA PORTUALI E MODELLI DI COORDINAMENTO TRA PORTI E RETI DI TRA- SPORTO. RUOLO E FUNZIONI DEGLI ALTRI ENTI INTERESSATI ALLA DEFINI- ZIONE DELLE INFRASTNITTURE RETROPORTUALI 121 4. IL TEMA DELLE RISORSE PER IL FINANZIAMENTO DELLE OPERE PORTUALI E DELLE INFRASTNITTURE DI RETE 123 4.1. DALLA L. N. 2248/1865, ALI. F, ALLA L. N. 84/1994 123 4.2. PROSPETTIVE DI RIFORMA DELLA L. N. 84/1994 126 5. LE ISTITUZIONI INTERNE AL PORTO E IL RAPPORTO TRA ESSE (RINVIO) 129 CAPITOLO III LE AUTORITA PORTUALI E I LORO RAPPORTI CON LE ALTRE AUTORITA 1. LA GESTIONE DEI PORTI IN EUROPA: I MODELLI DI ENTI PORTUALI PRESENTI NEL CONTESTO EUROPEO 133 1.1. DIVERSITA DI APPROCCIO NELLE LEGISLAZIONI EUROPEE CON RIGUARDO ALLE FORME DI GOVERNO DEI PORTI 133 1.2. I MODELLI DI PORT AUTHORITY RICAVABILI DALLE PROPOSTE DI LEGI- SLAZIONE COMUNITARIA 135 1.3. AUTORITA PORTUALI E AIUTI DI STATO 141 1.4. I PROGETTI DI DIRETTIVA COMUNITARIA IN MATERIA PORTUALE 144 1.5. ALTRE NORME DI RILIEVO COMUNITARIO RILEVANTI NELLA QUALIFICAZIONE DELLE AUTORITA PORTUALI DI STAMPO EUROPEO 145 2. IL MODELLO DI AUTORITA PORTUALE INDIVIDUATO DALL ORDINAMENTO ITALIANO 146 PAG- 2.1. IL PASSAGGIO DA ENTI AD AUTORITA PORTUALI: DALLE REGOLE DEL CO- DICE DELLA NAVIGAZIONE E DELLE LEGGI SPECIALI ALLA NORMATIVA DI RIORDINO DI CUI ALLA L. N. 84/1994 146 2.2. GLI ORGANI: IL PRESIDENTE DELL AUTORITA PORTUALE. PROFILI RELATIVI ALLA SUA NOMINA 153 2.3. (SEGUE): DURATA E FUNZIONI DEL PRESIDENTE 161 2.4. IL COMITATO PORTUALE 164 2.5. GLI ALTRI ORGANI DELL AUTORITA PORTUALE: SEGRETARIO GENERALE E SE- GRETERIA TECNICO-OPERATIVA, COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI, COM- MISSIONE CONSULTIVA 168 2.6. LE FUNZIONI DELL AUTORITA PORTUALE 172 2.7. LA NATURA GIURIDICA DELL AUTORITA PORTUALE: PROBLEMI DI QUALIFICA- ZIONE. LE FUNZIONI DI CONTROLLO ESERCITATE SULLE AUTORITA PORTUALI . 178 2.8. PROSPETTIVE DI RIFORMA DELLE AUTORITA PORTUALI NEI RECENTI DISE- GNI DI LEGGE DI MODIFICA DELLA L. N. 84/1994 184 3. RAPPORTI E COLLABORAZIONE TRA AUTORITA PORTUALE ED ALTRE ISTITUZIONI CHE OPERANO ALL INTERNO DEI PORTI 185 3.1. IL RAPPORTO TRA AUTORITA PORTUALE ED AUTORITA MARITTIMA 185 3.2. IL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI IN MATERIA DI TUTELA DI CONCOR- RENZA ALL INTERNO DEI PORTI 189 4. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 190 CAPITOLO IV I SERVIZI E LE IMPRESE PORTUALI I ED. MERCATI AFFERENTI AL CICLO DELLE OPERAZIONI E DEI SERVIZI PORTUALI IN SENSO STRETTO 198 1.1. PLURALITA DI IMPRESE E DI MERCATI ALL INTERNO DEL CICLO DELLE OPE- RAZIONI PORTUALI 198 1.2. L ASSETTO DEI TRE MERCATI AFFERENTI IL CICLO DELLE OPERAZIONI POR- TUALI PRIMA DELLA L. N. 84/1994 199 1.3. L INTERVENTO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA E DELLA COMMISSIONE EURO- PEA 201 1.4. LA L. N. 84/1994 E IL FAVOR PER LA CONCORRENZA DA ESSA STABILITO 203 1.5. CONCORRENZA EFFICIENTE E MONOPOLI NATURALI INTERNI RELATIVI ALLE OPERAZIONI PORTUALI 206 LE IMPRESE TERMINALISTE 209 2.1. L IMPRESA TERMINALISTA COME IMPRESA PORTUALE DOTATA DI AREE PROPRIE PER LO SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PORTUALI 209 2.2. L ACCESSO AL MERCATO DA PARTE DELL IMPRESA TERMINALISTA E L ESI- GENZA DI UN COSTANTE CONTROLLO DELLA SUA PERFORMANCE IN AMBITO PORTUALE 210 2.3. ALTRI OBBLIGHI E DIVIETI POSTI IN CAPO ALL IMPRESA TERMINALISTA E CONSEGUENZE DERIVANTI DALLA LORO VIOLAZIONE 215 I SERVIZI CHE NON RICHIEDONO L IMPIEGO DI STRUTTURE DI BANCHINA 219 3.1. IL SECONDO MERCATO AFFERENTE AL CICLO DELLE OPERAZIONI PORTUALI E LE IMPRESE AD ESSO INTERESSATE 219 INDICE 3.2. LE IMPRESE PORTUALI DI CUI ALL ART. 16.1, PRIMA PARTE 220 3.3. I CRITERI RELATIVI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PORTUALI 220 3.4. I LIMITI QUANTITATIVI PREVISTI PER L ACCESSO NEL PORTO AD OPERA DELLE IMPRESE PORTUALI E LE VERIFICHE PERIODICHE DA COMPIERSI SULLE IMPRESE AUTORIZZATE 223 3.5. LE IMPRESE PRESTATRICI DI SERVIZI PORTUALI» AI SENSI DELL ART. 16.1, SECONDA PARTE, DELLA L. N. 84/1994: LE ORIGINI DELLA NORMA E LE CONSEGUENZE SULLA SUA INTERPRETAZIONE E APPLICAZIONE .... 227 3.6. L ACCESSO AL MERCATO DEI SERVIZI PORTUALI » 232 4. LA COOPERAZIONE TRA LE DIVERSE IMPRESE PORTUALI E L USO DEL DEMANIO MARITTIMO AD OPERA DELLE IMPRESE CONCESSIONARIE 234 4.1. L OBBLIGO DI ESERCIZIO DIRETTO DELLA CONCESSIONE DA PARTE DEL TER- MINALISTA E LE FORME DI COOPERAZIONE TRA QUEST ULTIMO E LE ALTRE IMPRESE PORTUALI 234 4.2. (SEGUE): MODALITA ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE TRA IMPRESE ALL INTERNO DEL ED. CICLO PORTUALE 238 4.3. L USO DELLE AREE DEMANIALI IN CONCESSIONE ALLE IMPRESE PORTUALI E IL TEMA RELATIVO ALLA POSSIBILE NATURA DEI TERMINAL PORTUALI COME INFRASTNITTURE ESSENZIALI 242 5. IL ED. MERCATO DELLA MERA FORNITURA DI MANODOPERA 248 5.1. LA DISCIPLINA ORIGINARIAMENTE PREVISTA DALLA L. N. 84/1994. CRI- TICITA E PROBLEMI 248 5.2. (SEGUE): LE MODIFICHE APPORTATE ALLA DISCIPLINA DEL LAVORO POR- TUALE DALLA PRIMA NOVELLA , DI CUI ALLA L. N. 647/96 252 5.3. LA DISCIPLINA RELATIVA ALL AVVIAMENTO DI MANODOPERA TEMPORA- NEA COME RISULTANTE DALLA L. N. 186/2000, TUTTORA VIGENTE .... 253 5.4. PROFILI PROBLEMATICI E QUESTIONI TUTTORA APERTE NELLA DISCIPLINA DELL AVVIAMENTO AL LAVORO PORTUALE TEMPORANEO: L UNICITA DEL POOL DI MANODOPERA PORTUALE 255 5.5. (SEGUE): I LIMITI ALL IMPIEGO DEL ED. LAVORO INTERINALE ALL INTERNO DEI PORTI 259 5.6. IL CONTRATTO COLLETTIVO UNICO DEI LAVORATORI DEI PORTI 260 6. LA ED. AUTOPRODUZIONE DELLE OPERAZIONI E DEI SERVIZI PORTUALI 262 6.1. IL ED. DIRITTO DI AUTOPRODUZIONE DEL VETTORE MARITTIMO 262 6.2. (SEGUE): IL VETTORE-CONCESSIONARIO DI SPAZI DEMANIALI. RINVIO . . 266 6.3. LIMITI ED EQUIVOCI NELL AFFERMAZIONE DI UN ED. DIRITTO DI AUTO- PRODUZIONE IN CAPO ALLE IMPRESE PORTUALI, E IN PARTICOLARE ALLE IMPRESE TERMINALISTE 266 CAPITOLO V I SETTORI REGOLATI: SERVIZI TECNICO-NAUTICI E ALTRI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE SVOLTI NEI PORTI 1. PORTO PUBBLICO E SERVIZI PUBBLICI IN AMBITO PORTUALE 272 INDICE PG 1.1. CENNI INTRODUTTIVI: I SERVIZI PUBBLICI PORTUALI COME SERVIZI IDONEI A SODDISFARE INTERESSI ULTERIORI RISPETTO A QUELLI DEGLI UTENTI E PER CIO STESSO ORGANIZZATI SUL PIANO NORMATIVO AL FINE DI GARANTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DI TALE RISULTATO 272 1.2. POTESTA E LIMITI IN CAPO AGLI STATI MEMBRI NELLA DEFINIZIONE DEI SERVIZI DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE E DEGLI ASSETTI E MODELLI ORGANIZZATIVI AD ESSI RELATIVI 274 1.3. PRINCIPIO DI SEPARAZIONE E PROFILI DI SUSSIDIARIETA ORIZZONTALE: SERVIZI PUBBLICI ED EROGATORI PRIVATI 279 2. I SERVIZI TECNICO-NAUTICI ANCILLARI ALLA NAVIGAZIONE: DEFINIZIONE E RUOLO 281 3. IL CONTESTO NORMATIVO E DI REGOLAZIONE RIGUARDANTE I SERVIZI TECNICO- NAUTICI 282 3.1. LE NORME CONTENUTE NEL CODICE DELLA NAVIGAZIONE E NEL REGOLA- MENTO: IL QUADRO DELLE REGOLE SULLA DISCIPLINA DEI MOVIMENTI DELLE NAVI IN PORTO E SULLA SICUREZZA, CON PARTICOLARE RIGUARDO AI POTERI ESERCITATI DALL AUTORITA MARITTIMA 282 3.2. IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO A SEGUITO DELL ENTRATA IN VI- GORE DELLA L. N. 84/1994: I SERVIZI TECNICO-NAUTICI COME SER- VIZI DI INTERESSE GENERALE » NELL OTTICA DELL ART. 86.2 CE E ORGA- NIZZATI SULLA BASE DEL MODELLO DEL ED. EROGATORE UNIVERSALE DEL SERVIZIO 284 3.3. (SEGUE): LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI RELATIVE AI SINGOLI SERVIZI . . . 286 3.4. PROFILI COMUNI AI SERVIZI TECNICO-NAUTICI: NATURA DEL MERCATO AD ESSI RELATIVO E LEGITTIMAZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI PREVI- STI DALLE NORME, DIMENSIONAMENTO DELL OFFERTA DEI SERVIZI ED ETERODETERMINAZIONE DELLA STESSA, ESIGENZE DI COPERTURA TERRI- TORIALE OTTIMALE 291 4. ACCESSO AL MERCATO DEI SERVIZI TECNICO-NAUTICI E PROFILI RIGUARDANTI LA POSSIBILITA DI CONFIGURARE UNA ED. AUTOPRODUZIONE DEI SERVIZI 296 4.1. INQUADRAMENTO DEI TEMI 296 4.2. L ACCESSO AL MERCATO DEI SERVIZI TECNICO-NAUTICI 297 4.3. LA QUESTIONE RELATIVA ALLA ED. AUTOPRODUZIONE DEI SERVIZI TEC- NICO-NAUTICI 300 4.4. (SEGUE): AUTOPRODUZIONE E OBBLIGATORIETA DEL SERVIZIO 306 5. REGOLAZIONE DEI PREZZI E DEI COSTI DEI SERVIZI TECNICO-NAUTICI: LE TA- RIFFE 311 5.1. LA NECESSITA DI PROCEDURE REGOLATE PER LA DETERMINAZIONE DI TARIFFE COME CONDIZIONE ESSENZIALE DELLA LEGALITA DEI MODELLI OR- GANIZZATIVI MONOPOLISTICI RELATIVI AI SERVIZI TECNICO-NAUTICI E LE DISPOSIZIONI AL RIGUARDO PREVISTE NELL ORDINAMENTO ITALIANO.... 311 5.2. I PRINCIPI CHE GOVERNANO LE TARIFFE DEI SERVIZI TECNICO-NAUTICI E DEGLI ALTRI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE RESI NEI PORTI: TRASPA- RENZA, COMPLETEZZA, EQUITA E NON DISCRIMINAZIONE 314 5.3. IL PROBLEMA DELLA POSSIBILE SEGREGAZIONE DELLE TARIFFE IN COMPO- NENTE COMMERCIALE E COMPONENTE DI SERVIZIO PUBBLICO 319 PAG- 6. GLI ALTRI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE SVOLTI NEI PORTI. NECESSITA DI UN APPROFONDIMENTO E DI UN AGGIORNAMENTO DELLA DISCIPLINA AD ESSI RELA- TIVA 322 6.1. I SERVIZI DI INTERESSE GENERALE DI CUI AI DECRETI MINISTERIALI 14 NOVEMBRE 1994 E 4 APRILE 1996 322 6.2. ALTRI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE PRESENTI IN PORTO 327 7. SERVIZI DI INTERESSE GENERALE NEI PORTI E AIUTI DI STATO 330 7.1. IMPOSTAZIONE DELL INDAGINE: I LIMITI DELLA GIURISPRUDENZA ALT- MARK NELLA MATERIA IN ESAME 330 7.2. IMPOSSIBILITA DI GARANTIRE LA PRESENZA DEL SERVIZIO IN CONDIZIONI DI EQUILIBRIO E SOLUZIONI EVENTUALMENTE PRATICABILI 334 7.3. COMPENSAZIONE DEGLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO QUALE STRU- MENTO PER CONSENTIRE L EVENTUALE INGRESSO COMPETITIVO DI TERZI SUL MERCATO 335 PPN: 277110203 TITEL: LA DISCIPLINA DEI PORTI TRA DIRITTO COMUNITARIO E DIRITTO INTERNO / SERGIO M. CARBONE; FRANCESCO MUNARI. - MILANO : GIUFFRE, 2006 ISBN: 88-14-12513-9 BIBLIOGRAPHISCHER DATENSATZ IM SWB-VERBUND
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