Allegoria e paradigmi etici in Filone di Alessandria: commentario al "Legum allegoriae"
Gespeichert in:
Beteilige Person: | |
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Format: | Buch |
Sprache: | Italienisch Ancient Greek |
Veröffentlicht: |
Milano
Vita e Pensiero
2000
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Ausgabe: | 1. ed. |
Schriftenreihe: | Centro di Ricerche di Metafisica <Milano>: [Pubblicazioni del Centro di Ricerche di Metafisica / Collana Temi metafisici e problemi del pensiero antico]
79 |
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adam_text | Titel: Allegoria e paradigmi etici in Filone di Alessandria
Autor: Radice, Roberto
Jahr: 2000
VI. Indice della materia trattata
Introduzione di Clara Kraus Reggiani 5
PARTE I
Interpretazione sintetica del «Legum allegoriae»
II significato filosofico del trattato
Nota preliminare !3
Capitolo primo. Il filosofo Filone
1. La conoscibilità di Dio *°
2. / modi della conoscenza di Dio 25
3. I limiti della conoscenza umana -^
Capitolo secondo: La filosofia come ermeneutica
1. Esegesi letterale ed esegesi allegorica 37
2. La funzione ermeneutica delle «Quaestiones» 41
3. Dalle «Quaestiones» al Commentario allegorico 46
Capitolo terzo: La struttura del primo libro del «Legum allegoriae»
1. Il significato del titolo «Legum allegoriae» 52
2. Il «Legum allegoriae» e il «De opificio mundi» 54
3. La creazione degli elementi della vita morale 58
4. L uomo nel Paradiso 61
5. La libertà umana ¦ 65
Capitolo quarto: La struttura del secondo libro del «Legum allego-
riae»
1. Il carattere bivalente del secondo libro
2.1 temi fondamentali della imposizione dei nomi e della genesi della donna 69
3. La natura del peccato originale 70
Capitolo quinto: La struttura del terzo libro del «Legum allegoriae»
1. Sui caratteri generali e sulla struttura esegetica del terzo libro del «Legum
allegoriae»
2. Il primo quadro tematico: l atteggiamento del peccatore di fronte a Dio.
(SS 1-48) 76
Indice della materia trattata 493
3. // secondo quadro tematico: l atteggiamento di Dio di fronte al peccatore. 78
4. Il terzo quadro tematico: l accusa al piacere-serpente 79
4. Il quarto quadro tematico: il giudizio sulla sensazione 82
5. Il quinto quadro tematico: il giudizio sull intelletto 83
6. Le idee dominanti del «Legum allegoriae» 85
PARTE II
Interpretazione analitica del «Legum allegoriae»
Commentario sequenziale al trattato
LIBRO PRIMO
1. COMMENTO a LA 11: L interpretazione allegorica di Gen. 2,1 porta
ad intendere il cielo e la terra come l idea di intelletto e l idea di sen-
sazione. 91
(A) II passaggio dal cosmo fisico a cosmo etico.
(B) Reinterpretazione del «cielo» e della «terra» a livello di allegoria etico-
psicologica.
2. COMMENTO a LA 12: I motivi per cui la creazione è fuori dal
tempo. 92
(A) II tempo e il movimento degli astri.
(B) Può porsi una differenza fra il tempo (= durata) e la misura del tempo?
3. COMMENTO A LA I 3-4: Caratteri e funzioni dell esade. 94
(A) Rapporti con Opif. 13.
(B) I caratteri metafisici dell esade.
(C) I caratteri fisici dell esade.
(D) Rapporti con la letteratura aritmologica parallela.
4. COMMENTO A LA I 5-7: II concetto di creazione in rapporto all in-
finita attività creatrice di Dio. 95
(A) II problema generale della creazione e i vari modelli filosofici ai quali
può farsi riferimento nella interpretazione del pensiero di Filone
(B) I precedenti filosofici e religiosi della creazione protologica.
(C) I precedenti filosofico-religiosi della creazione ontologica.
(D) Differenze strutturali fra il racconto della creazione di Opif. e quello di
LAI.
5. COMMENTO a LA I 8-11:1 caratteri dell ebdomade da un punto di
vista astronomico e medico-antropologico. 99
(A) Rapporti con i passi paralleli di Opif.
(B) La classificazione delle età dell uomo (§ 10).
494 Filone, Allegorie delle Leggi
(C) La divisione ebdomatica dell anima (§ 11).
6. COMMENTO a LA 112-14: II valore dell ebdomade nell ambito della
fisiologia umana. 100
(A) Confronto delle teorie mediche espresse da Filone con la letteratura
parallela.
(B) La posizione di Filone nella storia della aritmologia e della medicina.
I. COMMENTO a LA I 15: Ulteriori connotazioni aritmologiche del-
l ebdomade. 102
(A) Approfondimento analitico del contenuto del § 15 da un punto di vista
aritmetico.
(C) Rapporti con l aritmologia di Speusippo
8. COMMENTO a LA I 16-17: Nel settimo giorno Dio smette di creare
il genere mortale e inizia a creare esseri divini. Dio benedice il genere
di vita conforme al numero sette. 105
(A) L incompatibilità strutturale dell esegesi di questi paragrafi con l ordine
della creazione seguito in Opif.
(B) II nuovo livello esegetico (etico-psicologico) in cui si conduce l interpre-
tazione della creazione.
9. COMMENTO A LAI 17-18: L infinita attività creatrice di Dio. 107
(A) Analisi del § 17 da un punto di vista «esegetico»
(B) Rapporti con Arislobulo.
(C) Valutatone sintetica, da un punto di vista aritmologico della teoria del-
l ebdomade.
10. Commento a LA I 19-20: Alcune precisazioni essenziali sul con-
cetto di Logos. 112
(A) Confronto con la base esegetica di QG11.
(B) Analisi dei §§ 21-24 dal punto di vista allegorico: l Idea di intelletto (=
cielo) e l Idea di sensazione (= terra)
(C) L identificazione di «libro» con «Logos» e le sue conseguenze in ordine
alla struttura generale della creazione.
(D) Approfondimento del contenuto del § 19 in rapporto ad analoghe tema-
tiche di Aristobulo.
I1. COMMENTO A LA I 21-24: La teoria della doppia creazione appli-
cata all intelletto e alla sensazione.
(A) Confronto dei nostri passi con la base esegetica di QG 12.
(B) Analisi dei §§ 21-24 dal punto di vista allegorico: l Idea di intelletto (=
cielo) e l Idea di sensazione (= terra).
(C) Sulla interpretazione del concetto di «sensazione intelligibile».
(D) L Idea del sensibile e l Idea dell intelligibile, e la loro trasposizione alle-
gorica.
(E) Osservazioni sintetiche: la rifondazione allegorica, a livello etico, dello-
Indice della materia trattata 495
pera della creazione.
12. COMMENTO a LA I 25-27: Dio è causa della conoscenza umana. 117
(A) Analisi della struttura esegetica dei §§ 25-27.
(B) Le implicazioni gnoseologiche e filosofici] e dell interpretazione allegori-
ca di Gen. 2, 5.
13. COMMENTO A LAI 28-30: La relazione tra intelletto, sensazione e
oggetto sensibile. Hg
(A) Analisi del rapporto fra i nostri passi e QG I3.
(B) Implicazioni filosofiche dell esegesi allegorica di Gen. 2, 6.
(C) Rapporto fra il contenuto dei §§ 28-30, quello di Deus 40 ss. e di altri
passi paralleli, sulla base del comune riferimento alla psicologia stoica.
(D) II concetto di hormé in Filone e nella Stoa.
(E) II prevalere di istanze esegetiche nelle tesi psicologiche dell Alessan-
drino.
(F) L interpretazione «occasionalista» di Freudenthal della gnoseologia filo-
niana.
14. COMMENTO a LAI 31-32: Le metafore dell «uomo celeste» e
dell «uomo terrestre» e il loro significato allegorico. 122
(A) Approfondmento degli sviluppi esegetici di QG 14
(B) Analisi sinottica dei contenuti allegorici di QG 14, Opif. 134 ss. e LA I
31 s.
(C) Le interpretazioni di alcuni critici delle figure dell uomo a immagine e
dell uomo pneumatico, in riferimento ai nostri passi.
(D) Osservazioni sull espressione «l intelletto destinato al corpo» (nou n eij-
skrinovmenon swvmati) del § 32
(E) Approfondimento dei rapporti con Opif. 134 s.
(F) II prevalere dell istanza esegetica rende conto di molte aporie del pen-
siero filoniano sull antropogonia.
(G) Dall interpretazione psicologica a quella etica. Valutazone complessiva
degli sviluppi allegorici di Opif. e LA I
15. COMMENTO A LAI 33-35: L effetto dello Spirito divino sull uomo. 127
(A) II complesso rapporto fra la base esegetica QG I 5 e i nostri passi. Il
«piano» della allegoria dei §§ 34-41, contenuto nel § 33.
(B) La natura benefica e provvidente di Dio è la causa del conferimento
dello Spirito all uomo terrestre.
16. COMMENTO A LAI 36-38: II carattere mediatore del pneuma. 128
(A) La polemica anti-antropomorfica del § 36 e i precedenti giudaico- ales-
sandrini.
(B) La prevalenza semantica e ontologica del pneuma
(B.l) Rapporti fra Filone e il «De mundo».
(B.2) Influenze culturali elleniche e giudaiche.
496 Filone, Allegorie delle Leggi
17. COMMENTO A LA l 39-41: Ulteriori precisazioni sul ruolo del
pneutna nella creazione dell uomo. 131
(A) II rapporto dei nostri passi con QG15.
(B) La trasmissione del pneuma da Dio alla sensazione attraverso l intellet-
to.
(C) La creazione «partecipata». Confronto con il passo parallelo di Fug.
68-72.
(D) L intelletto non è un collaboratore di Dio nella creazione dell uomo, ma
solo un veicolo dello Spirito divino.
(E) II rapporto intelletto-sensazione alla luce dell allegoria di Mosè e di
Faraone.
(F) L ambigua relazione fra creazione diretta e indiretta.
18. COMMENTO A Ivi I 42: La distinzione fra «pneuma» e «pnoé». 133
(A) La differenza fra pneuma e pnoé, prospettata nei nostri passi, è motiva-
ta dall intento esegetico.
(B) Implicazioni, a livello filosofico, sulla teoria generale del pneuma.
(C) A proposito della bontà e della provvidenza divina.
19. COMMENTO a LA I 43-45: Alcuni aspetti della figura della
Sapienza: l uomo abitatore della Sapienza. 135
(A) Analisi del rapporto fra la base esegetica, QG 16, e i nostri paragrafi.
(B) La Sapienza come «principio» e come «immagine» e «visione» di Dio.
(C) Le strette analogie fra Logos e Sopbia.
(D) Precisazioni in merito all epiteto arche, attribuito alla Sapienza (§ 43).
(E) Interpretazione del concetto dì Sopbia come «immagine».
(F) Analisi del § 44 da un punto di vista storico-filosofico.
(G) Ancora sul rapporto con QG I 6.
20. COMMENTO a LA 145-46: La Sapienza nella sua valenza etica. 138
(A) Analisi della relazione fra i nostri passi e QG I 7.
(B) II variare dei significati simbolici del «giardino».
21. COMMENTO a LA I 47: La collocazione dell uomo plasmato nel
giardino. 139
(A) Analisi di QG 18.
(B) II complesso rapporto fra il nostro paragrafo, QG I 8 e il § 53, e sua
esplicazione
22. COMMENTO A LAI 48-52: Anche la virtù è un dono di Dio. 140
(A) Che cosa si intende per modello esegetico «scalare».
(B) Applicazione di tale modello ai nostri passi.
(C) II significato filosofico dei §5 48-52 comporta un capovolgimento del-
l etica greca e, in particolare, del concetto di virtù.
(D) Analisi di alcune espressioni particolarmente significative.
Indice della materia trattata 497
23. COMMENTO a LA I 53-55: Le metafore dell «uomo plasmato» e
dell «uomo creato». 143
(A) Riconsiderazione del rapporto con QG18.
(B) La duplicazione dell uomo introdotto nel giardino dipende dalla dupli-
ce narrazione di Gen. 2,8 e Gen. 2,15.
(C) II prevalere dell intenzione esegetica.
(D) La metafora del «coltivatore» e il suo significato.
24. COMMENTO a LAI 56-58: Considerazioni sul tema della virtù. 145
(A) Motivi ellenistici, e particolarmente stoici, nella concezione della virtù
come scienza e arte
(A. 1) La virtù come arte ad un tempo pratica e teorica.
(A.2) Azioni rette e doveri.
(B) L esegesi allegorica dei nostri passi: raffronto con QG 19.
25. COMMENTO a LA 159: L albero della vita. 147
(A) Rapporto con la base esegetica, QG 110, e con altri passi paralleli: pos-
sibili significati dell albero della vita.
(B) La sintesi dei vari significati dell albero della vita, sulla base di una
nuova struttura allegorica.
(C) II problema dell identificazione dell albero della vita con il cuore.
(D) Accenni al rapporto fra virtù generali e virtù particolari.
26. COMMENTO a LA 160-62: L albero della conoscenza del bene e del
male. 149
(A) Analisi della base esegetica, QG 111.
(B) II significato dei termini «dynamei» e «kata ten ousian» nel nostro con-
testo.
(C) Approfondimento dell aspetto esegetico, in riferimento a QG 110 e QG
111.
(D) Analisi di alcuni spunti psicologici, di matrice stoica, contenuti nel § 61.
27. COMMENTO a LA 163-65: La «topografia» del giardino: l interre-
lazione fra le diverse virtù. 151
(A) Analisi della base esegetica, QG 112.
(B) La ridefinizione dei termini simbolici e il mutamento del significato alle-
gorico del giardino.
(C) Lo schema derivativo, implicito nel nostro passo.
(D) I contenuti etico-filosofici dei §§ 63-65 in confronto con temi analoghi
stoici e platonici.
(E) II prevalere del modello etico-stoico, con alcune influenze aristoteliche.
28. COMMENTO A LA 166-67: La virtù della saggezza. 156
(A) Sull associazione allegorica della saggezza al fiume Pison.
(B) Sulla differenza fra etimologia e assonanza nel nostro contesto.
(01 due generi di saggezza una probabile influenza stoica.
498 Filone, Allegorie delle Leggi
29. COMMENTO a LA I 68: La virtù della fortezza. 157
(A) Sull associazione simbolica del fiume Geon con la fortezza.
(B) Rapporti con l aretologia stoica.
30. COMMENTO a LA I 69: La virtù della temperanza. 158
(A) La problematica associazione simbolica del fiume Tigri con la tempe-
ranza.
(B) II significato fìlosofico di questa allegorìa.
31. COMMENTO A LA I 70-71: La «collocazione» delle varie virtù nel-
l uomo. 1^9
(A) La tripartizione e la trilocazione dell anima: rapporti con Piatone.
(B) La rielaborazione filoniana della dottrina platonica della struttura del-
l anima.
(C) Una probabile influenza di Posidonio sulla trilocazione dell anima nel
corpo.
32. Commento a LAI 72-73: La virtù della giustizia. 160
(A) Rapporto con la base esegetica, QG 113.
(B) Rapporto con i passi paralleli di Agric. 73 e LA II 99.
(C) II problematico rapporto con Posidonio.
33. COMMENTO a LA I 74-76: Ancora sul significato della saggezza. 162
(A) Approfondimento dell esegesi allegorica connessa al tema della saggez-
za: la saggezza contrapposta alla sofistica.
(B) Chiarificazioni sul significato allegorico del fiume Pison.
(C) Osservazioni sull etimologia di Evila.
(D) Sull epiteto «theophilés», riferito a Mosé.
34. COMMENTO a LAI 77-78:1 due generi di saggezza. 164
(A) Analisi del passo da un punto di vista allegorico.
(B) Approfondimento del rapporto fra saggezza generale e particolare.
(C) II concetto di saggozza in relazione alla struttura della allegoria del giar-
dino.
(D) II rapporto fra i due tipi di saggezza nell ottica generale dell aretologia
filoniana.
(E) Osservazioni sintetiche sulla valenza allegorica e filosofica dei nostri
passi.
35. COMMENTO a LA I 79-80: La differenza tra l uomo saggio e l uo-
mo assennato. 167
(A) La differenza fra phrónimos e phronón, secondo i vari interpreti.
(B) La medesima differenza alla luce dell interpretazione «esegetica» da me
proposta.
(C) Verifica di questa interpretazione.
(D) Puntualizzazioni sul concetto di «progrediente» negli Stoici in rapporto
Indice della materia trattata 499
all analoga categoria di Filone: sottolineatura di alcune essenziali differen-
ze.
(E) Analisidel §80.
36. COMMENTO A LA I 81-84: Sulla simbologia delle pietre preziose. 171
(A) Alcune puntualizzazioni sulla simbologia delle pietre preziose nei nostri
passi.
(B) Giuda simbolo del «riconoscimento» di Dio.
(C) Sulla metafora della «sobria ebrietà».
37. COMMENTO A LA I 85-87: Ancora sulla virtù della giustizia. 173
(A) Analisi della base esegetica, QGI 13.
(B) Rapporto fra QG 113 e i nostri passi.
(C) La trama logico-esegetica dei §§ 85-87.
38. COMMENTO A LA I 88-89: La metafora del «coltivare il giardino». 174
(A) Analisi della base esegetica, QG 114.
(C) II ruolo fondamentale del «coltivare il giardino» da un punto di vista
allegorico.
(D) Considerazioni generali di ordine metodologico.
(E) Precisazioni sul significato di alcune espressioni dei nostri paragrafi.
39. COMMENTO a LA I 90-92: II significato della figura di Adamo. 176
(A) L interpretazione allegorica di Adamo nel senso dell intelletto terrestre.
(B) La connessione strutturale dei nostri passi con l allegoria del giardino
(C) La problematica collocazione del § 91 nel contesto allegorico, e l apore-
tico significato filosofico di alcune affermazioni.
(D) Analisi dei problemi posti dal contenuto del §91, alla luce della pro-
spettiva «esegetica».
(E) L apparente carattere scettico di alcune affermazioni del § 91 si spiega
sulla base di esigenze particolari.
40. COMMENTO a LA I 93-95:1 comandi e i divieti di Dio sono rivol-
ti all intelletto terrestre. 179
(A) La trama della argomentazione addotta nei §§ 93-95 a sostegno della
identificazione di Adamo con l intelletto terrestre.
(B) II significato del termine mésos attribuito all Adamo terrestre.
(C) L influenza stoica sui nostri passi e i suoi limiti.
(D) Considerazioni generali sulla tipologia etica di Filone.
(E) Confronto con il passo parallelo di Her. 45-46.
(F) Precisazioni su alcune espressioni del § 94 e segnalazione dei passi paral-
leli.
41. COMMENTO A LA 195-96: II senso filosofico dei comandi che Dio
da ad Adamo. 181
(A) Analisi del significato del termine «precetto».
500 Filone, Allegorie delle Leggi
(B) Precisazioni sul carattere della Potenza beneficante e punitrice in questi
passi.
42. COMMENTO a LA I 97-99: II senso dell espressione biblica «man-
gerai come cibo». 182
(A) La differenza fra «mangiare» e «mangiare come cibo».
(B) Approfondimento dei rapporti con l etica stoica, in riferimento al conte-
nuto del § 99.
43. COMMENTO a LA 1100: L allegoria dei due alberi di Gen. 2,16-17. 183
(A) L interpretazione del nostro passo attuata da Harl.
(B) I limiti dell esegesi di Harl.
(C) La nostra interpretazione del passo
44. COMMENTO aL4 I 101-104: La sensazione è strutturalmente
estranea alla sapienza. 185
(A) Analisi di QG115 in relazione al nostro passo e alla sua linea esegeti-
ca.
(B) Precisazioni sul significato dei «sacri misteri» e su alcuni temi platonici
presenti nel § 104:
45. COMMENTO a LA 1105-107: La differenza fra la morte naturale e
la morte spirituale. 186
(A) Rapporto fra QG 116 e il contenuto dei nostri passi.
(B) Accenni all escatologia filoniana.
46. COMMENTO a LA 1108: Ancora sul tema della doppia morte. 188
(A) I paralleli eraclitei di questo passo.
(B) L immagine platonica del corpo-tomba.
LIBRO SECONDO
1. COMMENTO a LA II1-4: L incommensurabile differenza fra l uomo
e Dio. 189
(A) Confronto con lo sviluppo esegetico di QG 117.
(B) La «solitudine» di Dio e i vari livelli in cui può essere intesa.
(C) Vunità-trascendenza di Dio si lascia esprimere solo in termini di una
teolo
già negativa. Confronti con il «De mundo».
(D) Sul tema della creatio «ex nihilo», a proposito dei nostri paragrafi.
(E) La trascendenza di Dio, espressa in termini platonico-pitagorici e medio-
platonici (§ 4).
(F) Sul rapporto fra numero e tempo.
(G) La relazione Dio-monade.
(H) La componente biblica nel concetto di trascendenza di Dio consiste nel
Indice della materia trattata 501
principio: «nulla v è che sia simile a Dio».
(1) Analisi degli spunti psicologia e fisiologici presenti nei nostri passi. 2.
2. COMMENTO A LA II 5-8: Le passioni e i sensi, considerati in acce-
zione psicologica, sono «aiuti» per l intelletto. 194
(A) La manifesta incoerenza dei nostri passi in rapporto alle teorie eticopsi-
cologiche di Filone: a proposito della valutazone positiva dei sensi e della
passione.
(B) Motivazioni di carattere teologico stanno a fondamento della valutazio-
ne positiva dei sensi e delle passioni.
(C) Filone non distingue con chiarezza i due significati psicologico ed etico
della passione.
(D) Tangenze con la concezione stoica delle passioni.
(E) La posizione di rilievo del cuore nel composto umano: paralleli col pen-
siero posidoniano
(F) La struttura allegorica dei nostri passi.
3. COMMENTO A LA II 9-11: L aspetto etico delle passioni e dei sensi
e il loro valore negativo. 198
(A) Rapporto con QGI18.
(B) II significato allegorico dei nostri passi.
4. COMMENTO a LA II11-13: La doppia creazione delle passioni. 199
(A) Confronto con la base esegetica, QG 119.
(B) II carattere aporetico dei nostri passi.
(B.l) II problema del rapporto con la struttura della cosmogonia di Opif.
(B.2) II problema della relazioe fra «maschio» e «femmina».
(B.3) II problema del rapporto fra Dio e le passioni.
(B.4) II problema dei rapporti con la struttura della cosmogonia.
5. COMMENTO A LA li 14-15: L imposizione dei nomi da parte di
Adamo e il suo significato. 2O3
(A) Analisi di QG 120, che costituisce la base esegetica dei nostri paragra-
fi-
(B) La concezione filoniana dell origine e della natura del linguaggio: la tesi
ermeneutica di Otte.
(C) II carattere platonico della teoria del linguaggio implicita in questi passi
(D) Sulla relazione fra la creazione del mondo e la creazione del linguaggio.
(E) Sul rapporto fra parola ed essere.
(F) L affiorare dell intento esegetico.
6. COMMENTO A LA II 16-17: L interpretazione in senso etico dell e-
pisodio biblico della imposizione dei nomi. 206
(A) Confronto fra la base esegetica, QGl21,e il contenuto dei §i 16-17.
(B) L interpretazione a livello etico di Gen. 2,9.
(C) Osservazioni sul tema delle passioni e del piacere.
502 Filone, Allegorie delle Leggi
7. Commento A LA II 18: L atteggiamento nei confronti delle passio-
ni determina il carattere morale dell uomo. 207
(A) Approfondimento del rapporto fra il § 18 e QG122.
(B) II problema della soppressione della base esegetica di QG 123 e la sua
soluzione a livello della struttura allegorica in atto.
(C) Sul significato dell espressione biblica «dare il nome».
8. COMMENTO A LA II 19-24: La creazione della donna e la sua inter-
pretazione allegorica. 209
(A) II rapporto fra i nostri passi e la complessa base esegetica costituita da
QG.
(B) Analisi di QG 125 e 27 in relazione ai §§ 19-24.
(C) II significato del termine «costole».
(D) Alcune influenze stoiche riscontrabili nei nostri passi.
(E) L intelletto come forza coibente del composto umano.
(F) Sui concetti di «logos endiathetos» e «logos prophorikós»; alcuni riman-
di essenziali alla letteratura secondaria.
9. Commento a LA II25-30: La metafora del «sonno dell intelletto». 212
(A) L ambivalente rapporto fra intelletto e sensazione
(B) La polivalenza semantica del termine «sonno».
10. COMMENTO A LA II 31-34: Dal tema del sonno a quello dell esta-
si. 214
(A) Analisi di QG 124, che funge da base esegetica dei nostri passi.
(B) I vari tipi di estasi.
(C) II rapporto fra il contenuto dei nostri passi e il contesto allegorico in cui
si inserisce.
(D) L esatta interpretazione dei §§ 31-34 dal punto di vista allegorico.
(E) II carattere esegetico del nostro testo non autorizza alcuna definitiva
conclusione circa la concezione filoniana della libertà umana.
11. COMMENTO a LA II35-39: La sensazione in potenza e in atto. 217
(A) La distinzione filosofica fra sensazione in atto e in potenza trova riscon-
tro anche a livello allegorico in QG 125.
(B) Rapporti con la psicologia di Posidonio
(C) Rapporti con la psicologia di Aristotele.
12. COMMENTO a LA II 40: Ulteriori approfondimenti sul tema della
psicologia filoniana. 219
(A) Ricapitolazione dell interpretazione filoniana del processo della cono-
scenza sensibile.
(B) I tre stati della sensazione.
(C) Rapporti con l excursus psicologico di LA 128-30.
(D) La diversa funzione esegetica spiega le differenze di contenuto fra i
nostri passi e LA 128 ss.
Indice della materia trattata 5O3
(E) II «ritorno» della sensazione all intelletto.
13. COMMENTO A LA II 41-43: La sensazione, a differenza dell intel-
letto, coglie solo ciò che è presente. 222
(A) Raffronto con la base esegetica, QG128.
(B) L attualità della sensazione.
14. COMMENTO a LA II 44-45: Sul rapporto simbolico fra «donna» e
sensazione. 223
(A) Analisi di QG I 28 in quanto base esegetica dei nostri paragrafi.
(B) Evidenziazione della struttura esegetica dei §§ 44-45.
(C) Ripresa della distinzione fra i vari stati della sensazione
(D) Analisi del §45.
15. COMMENTO a LA II 46-48: I limiti strutturali dell intelletto
umano. 224
(A) Esempi biblici a sostegno dell impotenza dell intelletto umano.
(B) Un esempio di processo allegorico «scalare».
16. COMMENTO A LA II 49-52: L alternativa etica di fondo consiste
nella scelta fra il mondo dei sensi e la Sapienza divina. 226
(A) Analisi della base esegetica, QG 129.
(B) Esplicitazione della struttura allegorica dei §§ 49-52.
(C) La polivalenza semantica della categoria del «femminile» nei nostri
passi.
(D) Sul significato del «farsi donna» dell intelletto.
(E) Alcuni spunti esegetici di grande rilievo contenuti nei nostri paragrafi:
confronto con i passi paralleli.
17. COMMENTO A LA 11 53-59: II motivo generale della «nudità» e il
tema specifico della «nudità dal vizio». 229
(A) Confronto dello sviluppo esegelico dt QG I30 con quello dei §§ 53-59.
(B) II piano dell esegesi allegorica di Gen. 2,25-31 nei §§ 54-75 e, paralle-
lamente, in QG 130 e 51
(C) I significati della «nudità» nei nostri passi e in Ebr. 4, 6: discussione
delle tesi ermeneutiche di Bousset.
(D) L analisi strutturale dei §§ 54 ss. porta in primo piano l istanza esegeti-
ca.
(E) La nudità dalle passioni, espressa soprattutto dalle figure di Uose e del
sommo sacerdote.
(F) La nudità dalle passioni, espressa nelle figure di Nadab e Abtu.
(G) La simbologia della nudirà connessa a quella della migrazione nella
figura di Abramo.
(H) La nudità «per natura» propria di bacco (§ 59).
(I) La nudità di Giacobbe, espressa nel rapporto con le figure diEsaù e lia
504 Filone, Allegorie delle Leggi
18. COMMENTO A LA II 60-63: II secondo tipo di nudità: la nudità di
Noè. 234
(A) Confronto con QGII 69 che costituisce la base esegetica sussidiaria dei
nostri passi.
(B) La nudità «in casa» e la nudità «fuori casa»: il significato etico di que-
ste due metafore.
(C) La «casa del padre» rappresenta l intelletto: il ruolo di quest ultimo
nella fenomenologia dell atto morale (§ 63).
19. COMMENTO a LA II 64: II terzo tipo di nudità: la nudità di
Adamo. 237
(A) In che senso si deve intendere la nudità di Adamo.
(B) II prevalere del modello psicologico-evolutivo su quello protologico.
(C) Sul problema dell ottimismo o del pessimismo filoniano circa l origina-
ria condizione dell uomo.
20. COMMENTO a LA II65-67: Sull espressione biblica «non provava-
no vergogna». 238
(A) II complesso gioco delle etimologie nello sviluppo di questi passi.
(B) La struttura allegorica del nostro passo e la sua interpretazione.
21. COMMENTO a LA II68-70: Sul tema della presunzione umana. 239
(A) L innocenza consiste nell astenersi dalla presunzione.
(B) Sulla massima delfica «conosci te stesso»
22. COMMENTO a LA II71 -73 : II significato allegorico del serpente. 240
(A) Confronto con la base esegetica, QG 131.
(B) I §§ 71-73 riportano l allegoria a livello psicologico.
(C) Linusuale valutazione positiva dei sensi e del piacere
(D) I vari livelli in cui Filone interpreta il simbolo del serpente-piacere.
23. COMMENTO a LA II74-76: Ancora sulla simbologia del serpente. 242
(A) I caratteri peculiari del serpente-piacere.
(B) L aspetto multiforme del piacere.
(C) Riferimenti alla letteratura critica sull argomento.
24. COMMENTO a LA II 77-78: II simbolo del serpente inteso in chia-
ve etica. 244
(A) II serpente «portatore di morte».
(B) II tema del ravvedimento.
25. COMMENTO a LA II79-82: II serpente di Mosè, simbolo della tem-
peranza. J
(A) L esegesi di Christiansen dei nostri paragrafi e la sua valutazione critica.
(B) L allegoria del serpente di Mosè può essere riportata alle più generali
Indice della materia trattata 505
categorie dei perfetti e dei progredienti
(C) La simbologia dei metalli esprime una gerarchia assiologica..
(D) Sulla problematica interpretazione della parte finale del § 81.
(E) Sull oscuro rapporto allegorico fra Num. 21,8, al § SI, e Gen. 21,6, al §
82: proposta per una sua chiarificazione.
26. COMMENTO a LA II 83-87:1 vari modi in cui il piacere aggredisce
l anima e le possibili difese dell uomo temperante. 248
(A) II nesso che lega il nostro passo al contesto allegorico generale.
(B) Ipotesi per una interpretazione sintetica ed unitaria dei §§ 83-87.
(C) Sul tema della Sapienza.
(D) Sul tema della manna.
(E) Sul concetto stoico di «qualcosa» (§ 86)
(F) La nullità esistenziale delle cose.
(G) La riduzione a termini esegetici degli elementi filosofici del nostro passo.
27. COMMENTO a ivi II 88-93: II piacere, in quanto tale, costituisce
una minaccia per ogni tipo d uomo. 252
(A) La struttura dei §§ 89-93: una prima sintetica interpretazione del signi-
ficato allegorico di questi passi.
(B) Sul tema della fede (§ 89 all inizio)
(C) L accenno all immutabilità divina e altri spunti esegetici e filosofici con-
tenuti nel § 89.
(D) Tracce di influenze ciniche nella descrizione dell atteggiamento da
tenersi nei confronti del piacere.
28. COMMENTO a LA II94-96: L allegoria del serpente di Dan e il suo
complesso rapporto con il contesto. 254
(A) Esposizione dei due problemi di fondo connessi all esegesi dei §§ 94-96.
(B) II problema del rapporto fra Gen. 49,16-18 e la genealogia di Dan, e la
sua soluzione.
(C) L aporetica connessione fra il tema del serpente di Mosè e il tema del ser-
pente di Dan, e la sua chiarificazione *
(D) Confronto con i passi paralleli di Agric. 94-123.
29. COMMENTO a LA II 97-101: Ancora sull allegoria del serpente di
Dan. 258
(A) Interpretazione di Gen. 49,16-18 in corrispondenza con la partizione
imposta da Filone nella sua esegesi allegorica.
(B) II rapporto simbolico fra «cavallo» e passione.
(C) Influenze stoiche riscontrabili nel tema dell apatia (§ 100): riferimento
alla letteratura critica e ai passi paralleli.
30. COMMENTO a LA II 102-104: La differenza fra «cavaliere» e
«colui che cavalca», da un punto di vista allegorico. 260
(A) Posatone del problema esegetico: l aporetico rapporto fra Gen. 49,16-18
eEs.U.L
506 Filone, Allegorie delle Leggi
(B) La struttura esegetica a carattere diairetico: confronto con Agric. 3-34.
(C) L esegesi di Christiansen e il suo superamento
(D) Riferimenti alla letteratura critica e ai passi paralleli.
31. COMMENTO a LA II 105: Osservazioni sulla contrapposizione fra
piacere e temperanza e sulla sua simbologia. 262
(A) La negatività del piacere interpretata alla luce di Lev. 11,21.
(B) II significato allegorico dell ofiomaco
32. COMMENTO a LA II 106-108: II piacere è il peggiore dei vizi. 263
(A) Ritorno all esegesi del lemma biblico di riferimento, Gen. 3,1.
(B) Rimandi alla letteratura critica e ai passi paralleli.
LIBRO TERZO
1. COMMENTO A LA III 1-3: L esilio del malvagio. 264
(A) Analisi dell espressione «nascondersi a Dio»: verifica dei problemi teo-
logici che essa pone e loro soluzione
(B) Dal tema del «nascondersi a Dio» a quello dell esilio.
(C) L aspetto etico-intellettualistico dell «esilio».
2. COMMENTO a LA III 4-5: L impossibilità di sfuggire a Dio. 266
(A) È impossibile sfuggire a Dio, perché Egli «riempie ogni cosa».
(B) L influenza stoica in questi passi attribuisce a Dio connotazioni pantei-
stiche che non corrispondono al carattere generale della teologia filoniana. .
3. COMMENTO A LA III 6-8: La falsa opinione che lo stolto ha di Dio. 268
(A) Dio è in ogni luogo, ma non è contenuto da alcun luogo.
(B) Chiarimenti intomo all oscura allegoria del lebbroso dei §§ 7-8.
(C) lnterpretazione dell allegoria del gonorroico.
(D) La contrapposizione fra Dio e il mondo della genesi.
(E) Alcuni motivi esegetici di rilievo presenti nel § 8.
4. COMMENTO A LA III 9-10: II sapiente ama mostrarsi a Dio. 270
(A) Lo «star ritto alla presenza di Dio» di Abramo.
(B) Commento all esegesi dell espressione «non fare morire il giusto con
l empio» di Gen. 18,22 s.
5. COMMENTO A LA III 11-15: Dal tema del «nascondersi» a quello
della «fuga da Dio». 271
(A) Inquadramento del nostro passo nel contesto esegetico.
(B) I molteplici significati allegorici della «fuga».
(C) Commento ai §§ 11-12 e analisi del loro reciproco rapporto .
(D) Puntualizzazioni sulla figura di Mosè, in riferimento a quanto si dice ai
Indice della ìwateria trattata 5O7
§§ 13-14.
(E) II significato allegorico di Faraone e di Labano nel nostro contesto
(F) Sul tema della grazia: riferimenti ai passi paralleli e alla letteratura cri-
tica.
6. COMMENTO a LA III 16-19: La «fuga di nascosto» come tema ese-
getico nato dalla fusione dei due motivi della «fuga» e del «nascondi-
mento». 273
(A) II piano dell esegesi filoniana di Gen. 31,20 s., secondo la partizione
¦ imposta dall autore.
(B) II rapporto fra intelletto e sensazione è determinato dalla doppia valen-
za, etica e psicologica, della sensazione
7. COMMENTO a LA III 20-21 : La simbologia di Latino e Giacobbe. 275
(A) II rapporto fra il contenuto dei nostri passi e il contesto allegorico in cui
si inseriscono.
(B) II significato complessivo dell allegoria dei §§ 20-21
(C) Soluzione di alcuni problemi connessi ali interpretazione del passo
8. COMMENTO A LA III 22-27: Approfondimenti, dal punto di vista
allegorico, dei rapporti fra virtù e vizio. 277
(A) II piano complessivo dell esegesi in atto in questi paragrafi.
(B) La simbologia degli «idoli» ai §§ 22-24.
(C) Sul significato allegorico di Sichem ai §§ 25-26.
(D) Sul significato allegorico di Giacobbe (§ 27).
9. Commento a LA III 28-31: II malvagio trova rifugio nel male. 279
(A) Confronto dei nostri passi con la base esegetica, QG144.
(B) Esegesi dell espressione biblica «in mezzo al giardino»: il giardino è
l intelletto.
(C) L intelletto dell uomo e l intelletto del mondo (§§ 29-30)
(CI) Significato filosofico dell intelletto dell uomo e dell intelletto del
mondo.
(C.2) Significato allegorico, a livello etico, dell intelletto dell uomo e del-
l intelletto del mondo.
(D) Approfondimenti dal punto di vista storico-filosofico di alcuni termini
del§30.
10. COMMENTO a LA III 32-35: Dio, e non l intelletto umano, è causa
di ogni realtà. 282
(A) La chiave di lettura dell esegesi di Es. 22,1-2.
(B) La pluralità di significati del termine «ladro».
(C) L azione riflessiva della colpa, risultato dell identificazione dei due ter-
mini principali dell allegoria: «il ladro» e «colui che lo sorprende».
(D) L ambivalenza semantica di alcuni termini e di alcune funzioni è il moti-
vo dominante di questa allegoria.
508 Filone, Allegorie delle Leggi
11. COMMENTO A LA III 36-39: Alcuni elementi importanti della teo-
logia filoniana. 284
(A) Sul rapporto dei nostri paragrafi con il contesto allegorico.
(B) L opposizione significativa tra l «uscir fuori» del sapiente e il «nascon-
dersi in sé» dello stolto.
(C) Interpretazione di Es. 2,12: alcuni chiarimenti e integrazioni.
(D) La precarietà dell uomo contrapposta alla stabilità divina.
(E) Gli spunti teologici del nostro passo: Dio è senza qualità.
(F) Dio è «Colui che è».
12. COMMENTO a LA III 39-42: Su una particolare interpretazione del
tema della migrazione. 287
(A) Sul rapporto metaforico fra stelle e virtù.
(B) Accenni al tema della migrazione: rapporti con i passi paralleli di Her.
(C) II tema della «uscita da sé», inteso in una particolare accezione.
13. COMMENTO a LA III 43-44: Approfondimento del tema della
migrazione. 288
(A) Esempi di «migrazione»: Àbramo e bacco
(B) L «uscita da sé» come apertura a Dio.
(C) Alcuni motivi etici tradizionali presenti nei nostri passi. Discussione
degli emendamenti al testo proposti da Adler.
(D) Le osservazioni a carattere psicologico del § 44.
14. COMMENTO a LA III 45-48: Dal tema del «disvelamento» a quel-
lo della verità. 290
(A) Esplicitazione del rapporto fra il § 45 e il contesto allegorico.
(B) Approfondimenti analitici dei §§ 46-48.
(C) La relazione fra luce e verità.
(D) Sul tema della ricerca del Bene e di Dio.
15. COMMENTO a LA III 49-53: II significato della domanda di Dio ad
Adamo: «dove sei?». 292
(A) Esposizione dello sviluppo allegorico di QG 145.
(B) Approfondimento di QG 145.
(C) Soluzione del problema: perché Dio si rivolge solo all uomo? (§§ 49-50).
(D) Motivi psicologici emergenti dal nostro testo.
(E) Le prime tre interpretaiioni dell espressione biblica «dove sei?»: la
prima interpretazione: «tu sei in un luogo» (§ 51).
(F) La seconda e la terza interpretazione della domanda «dove sei?».
16. COMMENTO a LA III 54-55: La fusione dei tre temi allegorici della
«paura», della «nudità» e del «nascondersi». 295
(A) I temi esegetici delia «paura» e del «nascondersi».
(B) II tema della «nudità».
(C) Ancora sui tre sensi in cui può intendersi la domanda di Dio ad Adamo.
Indice della materia trattata 509
(D) Una significativa omissione nello sviluppo esegetico dei nostri passi: il
tema della caduta di Adamo.
17. Commento a LA III 56-60: Le teorie psicologiche di Filone,
desunte dall esegesi allegorica di Gen. 3,10-13. 297
(A) Gli elementi dell allegoresi e la loro interpretazione a livello psicologi-
co.
(B) Chiarimenti sul senso della domanda rivolta da Dio a Èva.
(C) La sinergia di intelletto e sensazione e l unità delle funzioni conoscitive
dell uomo.
(D) Alcune contraddizioni implicite nella psicologia filoniana e riconducibi-
h alla concezione dualistica e monistica dell antropologia.
(E) 11 ricorso alle fonti non aiuta a risolvere queste contraddizioni.
(F) Le contraddizioni della psicologia filoniana trovano spiegazione a livel-
lo esegetico
18. COMMENTO A LA III 61-64: II carattere oggettivo della sensazione
e il carattere deformante del piacere. 300
(A) Relazione dei nostri passi con la base esegetica, QG I46
(B) II carattere passivo e meccanico della sensazione.
(C) Analisi del testo alla luce delle probabili fonti filosofiche.
(D) Sulla corretta interpretazione e traduzione del § 61.
(E) Ripresa del tema del piacere e dei suoi rapporti con la sensazione e
l intelletto.
(F) Considerazioni generali sul metodo più adatto per affrontare lo studio di
Filone.
19. COMMENTO a LA III 65-68:1 motivi della condanna senza appel-
lo del serpente. 303
(A) Analisi della base esegetica, QG 147
(B) II prevalere di un modello giuridico nello sviluppo allegorico dei nostri
passi
(C) Influenze giudaiche e greche sul tema dell accertamento della colpa.
20. COMMENTO a LA III 69-72: La figura di Er, simbolo del corpo. 305
(A) II nesso fra Gen 38,7 e Gen. 3, 13.
(B) Dalla contrapposizione fra Dio e il corpo alla contrapposizione fra il
corpo e l intelletto: ipotesi interpretativa di questo passaggio
(C) Sulla corretta interpretazione della tematica dei misteri, cui si allude nel
§71.
(D) L immagine del corpo-cadavere al § 69 e i precedenti filosofici più
significativi.
(E) Sulla metafora dell atleta ai §§ 70 e 72.
21. COMMENTO A LA III 73-74: Ancora sull allegoria di Er. 307
(A) 11 «uccisione» di Er va intesa a livello di allegoria etica
(B) Sugli epiteti divini di «Dio» e «Signore».
51 o Filone , Allegorie delle Leggi
(C) Ciò che è inferiore serve a evidenziare ciò che è superiore.
22. COMMENTO a LA III 75-78: Approfondimento, per via esegetica,
del tema della condanna senza appello del serpente. 300
(A) II rapporto fra l allegoria di Er e quella del serpente.
(B) Dal tema della condanna senza appello a quello della benedizione senza
merito apparente.
(C) La figura di Noè e il suo significato: il problema filosofico della prede-
stinazione e della libertà umana
(D) Sulla corretta posizione del problema della libertà nei nostri passi e, in
genere, nella speculazione filoniana.
(E) Sul significato dell espressione biblica «trovar grazia».
(F) II nesso fra i concetti di bontà divina, grazia e creazione.
(G) II significato etimologico di Noè.
23. COMMENTO a LA III 79-82: La figura di Melchisedec: un chiaro
esempio di predestinazione. 312
(A) Gli elementi dell allegoria qui in atto: Melchisedec «re di giustizia», «re
di pace» e sacerdote dell Altissimo.
(B) La sintesi dei vari significati di Melchisedec nello sviluppo allegorico dei
nostri passi.
(C) Interpretazione dell espressione biblica «portò pane e vino»: l allegoria
sussidiaria degli Ammaniti e Moabiti.
(D) La figura di Melchisedec è rapportata al concetto del Logos-sacerdote.
(E) Sulla figura del «Dio Altissimo» (§ 82).
(F) Alcuni essenziali riferimenti alla letteratura critica afferente ai nostri
pass
24. COMMENTO a LA III 83-84: La figura di Abramo, il migratore. 315
(A) I caratteri generali della migrazione.
(B) L itinerario della migrazione e la sua espressione simbolica variano al
variare dei contesti.
(C) Anche le singole tappe della migrazione assumono significati diversi, a
seconda dei contesti allegorici in cui si inseriscono.
25. Commento a LA III 85-87: Altro esempio di predestinazione:
Isacco, simbolo della gioia. 317
(A) Considerazioni sul tema della gioia.
(B) L esegesi di Baskin dei nostri passi e la connessione fra la gioia e la
speranza.
(C) Sulla dottrina filoniana dell eupatheia e sui suoi rapporti con l etica stoi-
ca.
(D) Rimandi ai passi paralleli e alla letteratura critica afferente ai nostri
passi.
Indice della materia trattata 5 j j
26. COMMENTO a LA III 88-89: Le allegorie di Giacobbe, Esaù e
Rebecca. 318
(A) Inserimento dei nostri paragrafi nella vasta trattazione della giustifica-
zione esegetica della predestinazione.
(B) Dalla giustificazione esegetica alla dimostrazione filosofica della
predestinazione.
(C) Sul significato allegorico di Rebecca.
27. COMMENTO a LA III 90-94: L allegoria di Efraim e Manasse, sim-
boli della memoria e della reminiscenza. 320
(A) Sul significato dei nostri passi in rapporto alla vasta tematica della
predestinazione.
(B) Sulla connessione fra Gen. 48,19 e Num. 9,6-13, al § 94.
(C) L esegesi dei nostri passi di Christiansen: confronto con le tesi
ermeneutiche dell autrice.
(D) I concetti di memoria e di reminiscenza alla luce dei precedenti filosofi-
ci, soprattutto platonici.
28. COMMENTO a LA III 95-96: Sul tema del Logos e dell eziologia
filoniana. 322
(A) Inserimento dei nostri passi nel contesto esegetico.
(B) Sulla figura di Bezaleel, «ombra di Dio», e sulla sua associazione al
Logos (§ 96).
(C) I motivi eziologici del § 96 e di altri passi filoniani, posti in relazione
con i più significativi precedenti filosofici.
(D) II Logos, immagine e strumento di Dio.
(E) II concetto di «eikon» e il carattere gerarchico del «divino»: la possibi-
lità di un «ritorno a Dio» dell uomo.
(F) Sulla derivazione diretta e indiretta dell uomo da Dio.
29. COMMENTO a LA III 97-103: Le due vie di accesso alla conoscen-
za di Dio. 325
(A) Sintesi dei nostri paragrafi da un punto di vista fihsofico.
(B) La via di Mosè e la via di Bezaleel alla conoscenza di Dio: approfondi-
mento delle prove dell esistenza di Dio in Filone.
(C) Quale lo sbocco della prima via.
(D) Come si concilia la seconda via alla conoscenza di Dio con il principio
della inconoscibilità dell essenza divina.
(E) La differenza fra gli esiti della prima e della seconda via
(F) La via di Bezaleel e la via di Mosè sono fra loro alternative oppure com-
plementari?
30. COMMENTO A LA III 104-106: Sul tema della bontà divina. 329
(A) La difficile interpretazione del § 104.
(B) Sull identificazione allegorica del cielo col Logos.
(C) In che senso Dio può essere causa di «mali» per l uomo.
(D) Alcuni riferimenti alla letteratura parallela.
512 Filone, Allegorie delle Leggi
31. COMMENTO a LA III 107-110: Ancora sulla psicologia filoniana e
sui suoi rapporti con l allegoresi. 331
(A) La collocazione dei nostri passi nel contesto allegorico.
(B) Sul tema della gioia.
(C) Analisi dei principali temi emergenti e, in particolare, del motivo della
cecità della sensazione, al § 108.
(D) La psicologia filoniana è anche prodotto dell intenzione esegetica.
32. COMMENTO a LA III 111-113: II piacere è nemico delle sensazio-
ni e fondamento della passione. 334
(A) Analisi della base esegetica, QG148.
(B) II piano complessivo dello sviluppo dell allegoria del serpente, in rela-
zione ai problemi posti da QG 148.
(C) Sull opposizione fra piacere e sensazione e sulla concezione del piacere
come fondamento delle passioni.
33. COMMENTO a LA III 114-116: La mediazione per via allegorica
dei simboli del serpente, del ventre e del petto. 335
(A) La collocazione dei nostri passi nel contesto generale dell allegoria del
serpente.
(B) La classificazione e la caratterizzazione delle parti dell anima secondo i
vari filosofi (§ 115).
(C) Confronto fra le tesi psicologiche espresse nel § 116 e le corrispondenti
tematiche stoiche, medio-stoiche e medio-platoniche.
34. COMMENTO a LA III 117-124: L allegoria del pettorale di Aronne,
interpretata ad un livello etico. 336
(A) La collocazione e la funzione dei nostri passi nel contesto dell allegoria
del serpente.
(C) Approfondimenti sulla simbologia del pettorale, con riferimento ai passi
paralleli più significativi.
(B) In che senso può dirsi che il linguaggio domina la passione
(D) II carattere specifico della simbologia del pettorale dei nostri passi deri-
va dal particolare contesto esegetico in cui si inserisce.
35. COMMENTO a LA III 125-128: Ancora sull allegoria del pettorale:
alcuni risvolti etici. 339
(A) La concezione delle azioni morali di Filone supera quella tradizionale
degli Stoici.
(B) Precisazioni sul significato di alcuni termini.
36. COMMENTO a LA III 129-132: Mosè e Aronne, simboli di due
diversi ideali etici: quello dell apatia e quello della metriopatia. 340
(A) Sul nesso allegorico fra la simbologia di Aronne e quella di Mosè in Lev.
8,29.
(B) II complesso atteggiamento di Filone riguardo alle passioni e la sua
giustificazione a livello esegetico.
Indice della materia trattata 5 j 3
37. COMMENTO a LA III 133-137: La complessa esegesi di Lev. 7,34,
condotta ad un livello etico. 341
(A) II problema che suscita l interpretazione allegorica dei nostri passi.
Frazionamento del lemma biblico secondo la partizione attuata da Filone
(B) La «spalla», simbolo delle realtà effimere (§ 134).
(C) La «spalla» come simbolo della fatica (§ 135).
(D) Anche la fatica è grazia di Dio (§ 136)
(E) 11 dominio della passione considerato in un ottica religiosa.
(F) L opposizione fra il principio dell apatia e quello della metriopatia.
Ricerca di eventuali paralleli in campo filosofico.
(G) L opposizione fra progredienti e perfetti e i caratteri essenziali della fati-
ca, secondo Filone.
38. COMMENTO a LA III 138-140: Sulla differenza fra progredienti e
perfetti in relazione alle passioni del ventre. 344
(A) II significato allegorico del ventre alla luce della simbologia di Lev.
11,42.
(B) Sulla parte finale del § 139.
(C) La distinzione fra progredienti e perfetti alla luce dell opposizione fra
l etica stoica e l etica epicurea.
39. COMMENTO a LA III 140-145: Come sia possibile purificarsi dai
piaceri del ventre: i diversi livelli di purificazione. 345
(A) I diversi modi di purificarsi dal piacere del perfetto e del progrediente,
secondo la simbologia di Lev. 9,14 e Lev. 1,9.
(B) II perfetto si libera dai piaceri spontaneamente; il progrediente solo in
seguito ad un ordine.
40. COMMENTO a LA IH 146-150: Un nuovo significato allegorico del
termine «ventre»: l alimentazione necessaria alla vita. 347
(A) Le figure di Balla e di Giuda (§ 146) mettono in luce la duplice
costituzione materiale e spirituale, dell uomo.
(B) In considerazione della sua natura materiale, nessun uomo, neppure il
sapiente, può del tutto prescindere dai «piaceri» del ventre.
(C) II desiderio è di per sé senza limiti e infecondo
41. COMMENTO A LA III 151-159: La sintesi della vasta tematica alle-
gorica del ventre. 348
(A) II carattere sintetico dei nostri passi.
(B) I piaceri del ventre come criterio per stabilire i caratteri dei progredien-
ti e dei perfetti: ricapitolazione dello sviluppo allegorico condotto da Filone
a partire dal § 138.
(C) Un terzo livello accanto a quello dei progredienti e dei perfetti: quello
dei principianti.
(D) Soluzione di alcune aporie di fondo concementi il rapporto fra
progredienti, perfetti e principianti.
514 Filone, Allegorie delle Leggi
(E) Caratterizzazione dei tre livelli etici, sulla base del diverso atteggiamen-
to inferiore.
(F) Sull interpretazione allegorica del termine «accampamento» di Es. 23,13
(§§ 151-152).
(G) L ambiguo senso dell espressione «uscir fuori» nell esegesi di Deut.
23,13 s. (§159).
42. COMMENTO a LA III 160-161: II piacere è perennemente in moto
ed è, per sua natura, legato alla terra e al corporeo. 352
(A) Sul carattere dinamico del piacere.
(B) Sull interpretazione del § 161: la presunta importanza di questo passo,
in vista della comprensione della pneumatologia filoniana.
(C) I limiti e le aporie delle interpretazioni filosoficbe del nostro passo: il
prevalere dell intento «esegetico».
43. Commento a LA III 162-168: II significato allegorico della
manna. 355
(A) I doni divini non sono commisurati alla pochezza umana e vanno, per-
tanto, presi con gradualità.
(B) Sull espressione «giorno per giorno» e sul suo significato allegorico.
(C) Sull uso di una terminologia tecnico-astronomica al § 162.
(D) II concetto di educazione in Filone (§ 167).
44. COMMENTO a LA III 169-172: II tema della manna alla luce di Es.
16,13-16. 358
(A) I molteplici significati allegorici e le varie funzioni della manna nei
nostri paragrafi.
(B) Sul tema della manna in generale.
(C) Sull uso di una terminologia tecnico-astronomica al § 162.
(D) II concetto di educazione in Filone (§ 167).
45. COMMENTO A LA III 173-176: Ancora sul tema della manna. 360
(A) Ricostruzione della base scritturistica dei nostri passi.
(B) Analisi dei §§ 174 e 176.
(C) II rapporto fra Logos, Parola e Sapienza.
(D) La manna intesa come la categoria stoica del «qualcosa»
(E) Sulla concezione filoniana delle categorie
(F) Sugli eventuali contatti fra la protologia platonica e i metodi diairetico e
generalizzante usati da Filone.
46. Commento a LA III 177-181: La figura di Dio come «sommo
medico» e causa prima della scienza e della virtù. 363
(A) La struttura esegetica dei §§ 177-181.
(B) Sulla problematica interpretazione del termine «angelo», alla luce delle
varie posizioni dei critici.
(C) II significato di «angelo» non è autonomo, ma è connesso alla struttura
Indice della materia trattata 5 j 5
generale delle realtà mediatrici fra Dio e l uomo.
(D) Sull espressione filoniana «parola sensibile» del § 179.
(E) L allegoria delle «nozze di Dio e dell anima» (§§ 180-181).
47. COMMENTO A LA III 182-184: II polivalente significato dell inimi-
cizia fra la donna e il serpente, secondo Gen. 3,15. 366
(A) La collocazione del nostro passo nel contesto allegorico. Cfr. il § 32 su
LABI.
(B) Ritorno ad una valutazione non del tutto negativa del piacere.
48. COMMENTO A LA III 185-187: Esegesi dell espressione biblica «fra
il tuo seme e il suo seme». ¦ 367
(A) Approfondimento del significato del termine physikós, a partire dai
nostri passi.
(B) Sulla contraddizione fra il § 185 e il § 113, aproposito del rapporto fra
piacere e passione, e sulla sua interpretazione a livello «esegetico»
49. COMMENTO a LA III 188-189: L ambivalente rapporto fra intellet-
to e passione, espresso nei termini simbolici desunti da Gen. 3,15. 369
(A) Sulla problematica interpretazione del termine «principio» nel nostro
contesto.
(B) II doppio senso del termine «mirare» in Gen. 3,15.
50. Commento a LA III 190-195: La lotta fra l intelletto virtuoso e il
piacere. 370
(A) II passaggio all allegoria di Giacobbe ed Esaù, sulla base della assonati-
zafra «pterna» e «pternizein».
(B) La fondamentale struttura logico-allegorica della doppia gerarchia secon-
do cronologia e secondo valore (§ 191).
(C) La sottomissione alla virtù e la sottomissione al vizio: l una porta alla
libertà, l altra alla schiavitù (§§ 193-195).
(D) II fine religioso della virtù.
51. COMMENTO a LA III 196-199: II vero schiavo è chi si crede padro-
ne di tutto, il vero libero è colui che si crede padrone di nulla. 372
(A) Un esempio di procedimento allegorico di tipo «scalare».
(B) Sulla tematica del dono al § 196.
52. COMMENTO a LA III 200-202: Sul nesso inscindibile fra piacere e
dolore. m
(A) La struttura dell interpretazione allegorica di Gen. 3,16 ai §§ 200-221,
con riferimento alla base esegetica, QG149.
(B) Sull equivalenza simbolica fra «donna» e dolore: riferimento alla dottri-
na stoica delle passioni e delle virtù (§§ 200-201).
516 Filone, Allegorie delle Leggi
53. COMMENTO a LA III 203-208: Breve excursus sul tema del giura-
mento di Dio. -^5
(A) L importanza del tema del giuramento divino.
(B) Come gli studiosi, in genere, hanno affrontato questo problema, e come
invece andrebbe affrontato.
(C) La connessione dei nostri passi con il contesto allegorico.
(D) l problemi teologici e giuridici connessi al giuramento di Dio
(E) L affiorare di un intenzione pedagogica e religiosa conferisce un senso
unitario alla tematica del giuramento di Dio
(F) Le posizioni dei critici sul problema del giuramento divino e sui rappor-
ti dei §§ 203-208 con Hebr.
(G) Approfondimento di alcune tesi espresse nei nostri passi, in particolare
sul rapporto fra norma divina e legge. Considerazioni generali di ordine
metodologico.
(H) Ipotesi esplicative, da un punto di vista «esegetico», del rapporto fra
legge naturale e Parola di Dio
(I) Sull esatta interpretazione di alcuni termini e di talune affermazioni che
compaiono nei nostri passi.
54. COMMENTO a LA III 209-210: La retta intenzione è fondamento
dell agire morale. 380
(A) L influenza dell etica stoica sull esegesi filoniana del sacrificio di
Abramo.
(B) II pensiero religioso e morale di Filone per molti aspetti va oltre la mora-
le stoica.
55. COMMENTO a LA III 211-215: II lamento dello stolto e il lamento
del virtuoso: l uno è dettato dal dolore, l altro dal rimorso dei pecca-
ti commessi. 381
(A) Esplicitazione del significato allegorico dei nostri passi.
(B) Sull associazione di Gen. 3,16 ed Es. 2,2 a livello allegorico
(C) II significato dell allegoria di Lot nel nostro contesto (§ 213).
(D) Interpretazione del contenuto dei §§ 214-215; esplicazione della strut-
tura logica che li sorregge.
56. COMMENTO a LA III 216-219: L opposizione allegorica Eva-Sarra. 382
(A) Evidenziazione della struttura esegetica del passo
(B) Sulla gerarchia dei sensi.
57. COMMENTO a LA III 220-221: II significato allegorico dei «due
mariti» della sensazione. 384
(A) Confronto con la base esegetica, QG I 49; alcune considerazioni
metodologiche di ordine generale.
(B) Un implicito riferimento polemico all edonismo epicureo al § 221.
58. COMMENTO a LA III 222-224: L equilibrio morale dell uomo con-
ìndice della materia trattata 517
siste nel prevalere dell intelletto sulla sensazione. 385
(A) Schema di lettura dei §§ 222-251, sulla base del rapporto con QGI 50
e del corrispettivo testo di riferimento di Gen. 3,17-18.
(B) Precedenti platonici della metafora dell intelletto-auriga.
59. COMMENTO a LA III 225-234: L allegoria di Moab, secondo Num
21,27-30. 386
(A) Analisi frazionata del passo secondo la partizione imposta da Filone.
Prima parte: il decadimento dell intelletto.
(B) Seconda parte dell allegoria: le maledizioni, ossia le conseguenze del
decadimento dell intelletto.
(C) La conclusione dell allegoria, al § 234: analisi del suo significato alla
luce della teoria dei sogni di Aristotele.
(D) Breve esposizione della struttura formale dell allegoria di Moab.
(E) Analisi del § 226: rapporti con le scuole mediche.
(F) Analisi del § 229: raffronti con l etica stoica.
(G) Analisi del § 233: sul concetto di «regola di verità», in rapporto alla
letteratura patristica.
60. COMMENTO A LA III 235-241: Le tentazioni del piacere secondo
l allegoria di Giuseppe e della moglie di Putifarre. 390
(A) Dall allegoria di Moab a quella di Giuseppe e della moglie di Putifarre
(B) II significato allegorico della moglie di Putifarre.
(C) Sul carattere della tentazione di Giuseppe: ogni peccato è un offesa a
Dio.
(D) Sulla strategia della lotta contro le passioni e sul significato allegorico
della «casa» (§§ 238-239).
(E) Analisi dei §§ 239-240: il sofistico ragionamento del piacere per soggio-
gare l intelletto.
61. COMMENTO a LA III 242-245: L allegoria di Abramo e Sarra e il
suo significato allegorico a livello etico. 393
(A) Giuseppe, simbolo del principiante; Finea, simbolo dell uomo moral-
mente maturo.
(B) Le donne, simboli di valori positivi: le levatrici e Sarra. Gli essenziali ri-
mandi ai passi paralleli e alla letteratura critica.
(C) Commento al § 244, sulla simbologia di Agar, ossia sul valore del ciclo
degli studi preliminari e della filosofia
62. COMMENTO a LA III 246-247: Adamo è simbolo dell intelletto
«neutrale». 395
(A) Sull identificazione allegorica dell anima con la «terra»; confronto con
la base esegetica, QG I50.
(B) II significato complessivo dei nostri passi.
(C) Sul significato dell aggettivo «mesos» nei nostri passi.
(D) L esatto significato dell allegoria della caduta di Adamo. Confronto con
la tesi di Harl.
518 Filone, Allegorie delle Leggi
(E) II rapporto dei nostri passi con l allegoria della caduta di Adamo nel suo
complesso.
63. COMMENTO a LA III 248-250: Le conseguenze del peccato di
Adamo, secondo Gen. 3,18. 397
(A) Confronto con la base esegetica, QGI 50.
(B) Sui tre aspetti della passione: analisi del § 250.
64. COMMENTO a LA III 251: La vita dello stolto è contrassegnata dal
dolore. 398
(A) Rapporto con la base esegetica, QG 150.
(B) Precisazioni sul significato allegorico di alcuni termini.
65. COMMENTO a LA III 252-253: Sul significato allegorico dell e-
spressione biblica «ritornerai alla terra», di Gen. 3,19. 399
(A) Rapporto con la base esegetica, QG 151.
(B) Sul significato di «terra» e di «ritornerai» nel nostro contesto.
(C) Sulla traduzione del § 252 in fine.
BIBLIOGRAFIA E INDICI
I. Bibliografia utilizzata 403
II. Indice dei passi biblici 443
III. Indice dei passi filoniani 448
IV. Indice dei passi degli autori antichi 462
V. Indice dei concetti filosofici e allegorici 472
VI. Indice della materia trattata 482
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