Destini incrociati per le fabbriche detentive storiche dismesse:

Il riuso dell’architettura carceraria storica si presenta come azione indispensabile a garantirne la salvaguardia, trovandosi però a dare risposte a questioni che spesso sono difficilmente conciliabili con i principi della conservazione. Infatti, nonostante sia possibile appellarsi alla deroga, dive...

Ausführliche Beschreibung

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Bibliographische Detailangaben
Beteilige Person: Cocco, Giovanni Battista 1973- (VerfasserIn)
Format: Elektronisch Paper
Sprache:Italienisch
Veröffentlicht: 2023
Links:http://pkp.unirc.it/ojs/index.php/archistor/article/view/910/835
http://pkp.unirc.it/ojs/index.php/archistor/article/view/910
Zusammenfassung:Il riuso dell’architettura carceraria storica si presenta come azione indispensabile a garantirne la salvaguardia, trovandosi però a dare risposte a questioni che spesso sono difficilmente conciliabili con i principi della conservazione. Infatti, nonostante sia possibile appellarsi alla deroga, diventa imprescindibile il confronto con le ragioni performative, richiamate dalla normativa europea, che spesso conducono ad anteporre le ragioni tecnico-funzionali ai valori di storia e di memoria. In tale contesto sopraggiungono anche ragioni di natura economica e di profitto, quest’ultimo spesso facilitato da azioni di spettacolarizzazione degli spazi. Inoltre, in riferimento a queste strutture, solitamente riconducibili a modelli, ciò genera, la compromissione dei loro caratteri, tipologici, formali, strutturali, distributivi (appartenenti ai singoli manufatti, anche in relazione al dialogo che essi intrattengono con la città), a cui solitamente riescono a resistere, grazie al loro natura monumentale, soprattutto qualora essa sia rafforzata da serialità, regolarità e simmetria. Lo studio, partendo dal presupposto che, come afferma Oswald Mathias Ungers, ogni realizzazione non debba mai "rinunciare a un’idea", e in accordo con il pensiero sulla "modificazione critica" espresso da Vittorio Gregotti, interpreta questi contesti secondo un principio di continuità nel tempo e nello spazio, e riconoscere nell’azione di riuso le imprescindibili interrelazioni tra passato, presente e futuro. Il percorso metodologico seguito per la definizione di scenari di progetto riferiti alle fabbriche dismesse presenti nel contesto sardo, ha considerato come punto di partenza i risultati emersi da diversi affondi disciplinari, tutti guidati da un’unità di intenti, a cui si è scelto di aggiungere esplorazioni altre, afferenti a mondi apparentemente distanti tra loro. Le proposte di intervento, lett
Umfang:Illustrationen, Pläne
ISBN:978-88-85479-18-0
ISSN:2384-8898